Malattie rare e Terapia genica: Strimvelis nel trattamento della immunodeficienza ADA-SCID
Il Comitato per i farmaci ad uso umano ( Committee for Human Medicinal Products – CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) assieme al Comitato per le Terapie Avanzate ( Committee for Advanced Therapies – CAT ) aveva dato opinione positiva raccomandando l’autorizzazione al commercio di Strimvelis.
Strimvelis è il trattamento dei pazienti con una malattia estremamente rara chiamata ADA-SCID ( immunodeficienza severa combinata legata al deficit di adenosina-deaminasi ).
Il trattamento si basa su una terapia genica con cellule staminali realizzata per ogni singolo paziente a partire dalle sue proprie cellule al fine di correggere alla radice la causa della patologia.
Strimvelis trova indicazione nel trattamento dei pazienti con ADA-SCID per i quali non è disponibile un donatore di cellule staminali HLA ( human leukocyte antigen ) familiare compatibile.
La terapia genica per il trattamento dell’ADA-SCID è stata sviluppata inizialmente dall’Ospedale San Raffaele e dalla Fondazione Telethon attraverso l’Istituto San Raffaele-Telethon per la Terapia Genica ( SR-TIGET ) ed è stata poi portata avanti da GSK ( GlaxoSmithKline ) nell’ambito di una collaborazione strategica siglata nel 2010 tra la stessa GSK, Ospedale San Raffaele e Telethon.
Nell’ambito della partnership GSK, in collaborazione con l’azienda biotecnologica MolMed, ha sfruttato le proprie competenze nello sviluppo di prodotti per ottimizzare, standardizzare e caratterizzare con la necessaria robustezza industriale e commerciale un processo produttivo prima disponibile solo per la ricerca clinica.
L’ADA-SCID è una malattia estremamente rara causata dalla presenza di un gene alterato ereditato da entrambi i genitori. Questo gene difettoso blocca la produzione di una proteina essenziale, l’adenosina-deaminasi, necessaria per la produzione dei linfociti ( un particolare tipo di globuli bianchi ). I bambini con ADA-SCID non sviluppano un sistema immunitario sano e quindi non possono combattere le comuni infezioni di ogni giorno.
Il risultato è una malattia grave e potenzialmente mortale. Senza un trattamento rapido la patologia spesso risulta fatale nel primo anno di vita.
Si stima che ogni anno in Europa siano circa 15 i bambini che si ammalano di ADA-SCID.
La sostituzione delle cellule ematopoietiche malate viene effettuata con i trapianti di midollo osseo da oltre 40 anni. Tuttavia, i trapianti necessitano di cellule da un donatore compatibile o strettamente simile. Quando la compatibilità immunitaria ( o HLA ) non è perfetta, l’incompatibilità immunitaria può determinare il rigetto, chiamato tecnicamente graft versus host disease ( GvHD ).
Il GvHD è un effetto collaterale comune che pone a rischio la stessa vita del paziente, che richiede una gestione con farmaci immunosoppressori potenti che da soli aumentano il rischio di infezione e altre complicazioni.
Strimvelis viene somministrato una volta sola e non richiede la disponibilità di un donatore, quindi non ci sono rischi di GvHD.
Le cellule del midollo osseo del paziente stesso vengono prelevate, e attraverso un vettore viene inserita al loro interno la copia normale del gene ADA. Questo passaggio si definisce trasduzione.
Le cellule con il gene corretto vengono quindi reintrodotte nel paziente attraverso una infusione endovenosa, dopo la quale alcune di queste cellule tornano nel midollo osseo. Per migliorare l’attecchimento delle cellule con il gene modificato nel midollo osseo dei pazienti, questi vengono sottoposti a un pretrattamento a base di chemioterapia a basse dosi.
In tutti i 12 bambini inseriti nello studio pilota si è osservato un tasso di sopravvivenza del 100% a 3 anni dal trattamento con Strimvelis ( endpoint primario ): nel 92% dei casi la sopravvivenza è risultata libera da trattamento ( ad esempio non è stata necessaria una terapia di sostituzione enzimatica per un periodo superiore a 3 mesi dopo il trattamento né un trapianto di cellule staminali ematopoietiche ).
Tutti e 18 i bambini trattati con Strimvelis i cui dati sono stati inseriti nella richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio sono oggi in vita, con una durata mediana del follow-up di circa 7 anni: il primo paziente trattato ha ricevuto la terapia genica più di 13 anni fa. Il periodo libero da trattamenti nella popolazione valutabile ( n=17 ) è stato dell’82%.
I dati di sicurezza totali sono in linea con quanto atteso nei bambini con ADA-SCID sottoposti a trattamento con chemioterapia a basse dosi e in corso di ricostituzione immunologica. E’ stata documentata una riduzione significativa delle gravi infezioni e ad oggi non sono stati osservati eventi leucemici. ( Xagena2016 )
Fonte: Telethon, 2016
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